Il potassio fa bene, soprattutto a chi fa un’attività sportiva intensa. Contro il Villareal, mangiando la banana arrivata dagli spalti dello stadio El Madrigal al minuto 75, Dani Alves ha dimostrato però che, oltre a far bene al fisico, il buon vecchio frutto esotico, può essere soprattutto un inaspettato repellente contro il razzismo. Il suo gesto è stato inaspettato, quanto curioso. Una “giocata”, per dirla usando uno dei termini così cari al football nostrano.
Dani Alves ha dimostrato che il razzismo può essere combattuto con l’indifferenza, sminuendone la portata provocatoria che tutto voleva, meno essere un apprezzamento sul giocatore, le sue origini brasiliane e non ultimo il colore della pelle.
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Roma, 28 aprile