Il Salva Roma è legge: con 132 voti favorevoli, 71 contrari e 9 astensioni è arrivato il via al decreto legge per gli enti locali.
Il decreto Salva Roma riguarda la Capitale solo per un articolo, ha dichiarato il sindaco di Roma Ignazio Marino: «ma voglio ringraziare tutte le persone in Parlamento, prima alla Camera e poi al Senato a cominciare da chi addirittura ha dato la propria disponibilità a lavorare alla cabina di regia per il piano di rientro del Campidoglio come Causi, Melilli, Legnini, Zanda».
E proprio il 30 aprile la Giunta Capitolina ha varato il testo del bilancio di previsione che dovrebbe essere approvato subito dopo le elezioni europee.
La manovra da 6,5 miliardi di euro prevede di far entrare nelle casse 244 milioni di euro in più dell’anno precedente.
Quali sono le novità? Ci sarà un aumento della tassa di occupazione del suolo pubblico: i camion bar pagheranno 30 euro al giorno invece di 3, i banchetti di souvenir 4 euro invece di 1. Aumento necessario soprattutto in vista dei grandi eventi come il concerto dei Rollin Stones
La tassa per il soggiorno cambia in base alle strutture: per gli hotel a 5 stelle sarà di 7 euro a persona, per quelli a 4 stelle 6 euro, a 2 e 1 stella 3euro. Cambiano anche le tariffe per i B&B, 3,5 euro al giorno, per gli agriturismi 4 euro e per i campeggi 2 euro. In questo modo si spera di incassare almeno 35 milioni di euro che saranno destinati al potenziamento dello sportello unico per le attività produttive, al lavoro di recupero sull’evasione tariffaria, a contrastare l’abusivismo e a incrementare la promozione turistica.
Aumento anche per le strisce blu. In centro si pagherà 1,5 euro all’ora e i permessi Ztl saranno più cari. Un esempio: per chi risiede in centro si passerà, per un permesso valido 5 anni, da 94 euro a 1.216 euro. Per le auto elettriche, a metano o gpl sono previste riduzioni del 50%.
Passiamo alle abitazioni: la Tasi salirà al 2.5 per mille per la prima casa, per le seconde case sarà stabilita all’11.4 per mille. Agevolazioni anche per la Tasi sulla seconda casa: la quota scende al 2.5 per mille se viene data in uso a figli che hanno un reddito Isee inferiore al 15 mila euro annui.
Stanziati 105 milioni di euro in fondi destinati all’erogazione del primo bando relativo al buono casa. Avviata la realizzazione in 18 mesi di 1.072 alloggi popolari per oltre 3 mila persone in 7 municipi.
Rimane invariata l’Irpef al 9 per mille, con esenzione per chi ha un reddito tra gli 8 e i 10 mila euro.
Capitolo cultura. Si vuole cercare di attuare una valorizzazione del patrimonio storico, artistico e archeologico della Capitale tramite l’affidamento di spazi inutilizzati a soggetti privati. Si prevede di risparmiare 1.2 milioni di euro riorganizzando almeno 10 musei civici, che saranno dati in gestione ad associazioni di volontariato.
Previsti anche 400 nuovi posti nelle scuole comunali, nelle scuole dell’infanzia e negli asili nido. I 200 milioni di euro arrivati da un nuovo appalto per la gestione dei servizi energetici saranno destinati alla riorganizzazione degli impianti energetici di 1.400 scuole.
Trattato anche un tassello importante che è quello della riqualificazione. Spiega Marino: «Per la rigenerazione urbanistica il bilancio prevede risorse per la trasformazione dell’asse di via Guido Reni dove, con 270 milioni, nasceranno residenze, alloggi e la Città della scienza. Ma anche fondi per la riqualificazione di piazza Augusto Imperatore e per una serie di interventi in aree non centrali con il progetto Print, che riguarda 80 aree con 500 milioni in arrivo dai privati».Ha detto il sindaco: «Per noi e per Roma è il momento di cambiare pagina. Questo è un bilancio dove affrontiamo la possibilità definiva di cambiare una cultura che fino a oggi aveva portato solo debiti. Ogni assessore si è dedicato a ogni linea del suo bilancio. Un bilancio dinamico in cui abbiamo stabilito che i municipi non debbano avere nessun taglio anzi un lieve aumento delle risorse a loro disposizione e di incassare le loro risorse per un vero decentramento».
Il primo cittadino ha anche ringraziato l’ex assessore al bilancio Morgante: «E gran parte del merito è suo se abbiamo approvato il precedente bilancio di emergenza. Non ho nulla di negativo da dire su Morgante anche se altrettanto positive sono le cose che posso dire su questa squadra che è stata molto coesa. Poi un grazie anche al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, per i flussi al tpl dopo che Renata Polverini aveva messo zero euro per il trasporto pubblico di Roma. Zingaretti a novembre 2013 è riuscito di spostare 100 milioni di euro e adesso altri 130 milioni. Insieme dobbiamo lavorare affinché Roma possa avere un tpl degno del suo stato di capitale di Repubblica».
1 maggio 2014