Dopo la consegna nelle settimane scorse del progetto definitivo, è partito il conto alla rovescia per l’ok definitivo del Comune al nuovo stadio della Roma, che potrebbe vedere partire i primi lavori prima della fine dell’anno. A parlare a Business Week del progetto l’architetto Dan Meis, il padre del nuovo impianto. E si parte da una delle aree più discusse la Curva Sud, dove la notizia è sorprendente: “Quei tifosi vivono un loro mondo senza leggi. Prima dell’inizio di una partita si vedono razzi, fumogeni e grandi bandiere. Non come una partita di NFL. Una volta ho visto un ragazzo correre con una bandiera di 20 metri per sventolarla sulla cima di un tetto. Lo stadio offrirà le migliori tecnologie per la sicurezza e per rendere possibile questo tifo. Come? I tifosi non amano sedersi. La Curva Sud sarà un unico e gigantesco spazio. Ma, con le norme di sicurezza, si potrà prendere un solo biglietto a persona, altrimenti ci sarebbero 20.000 persone in uno spazio che può essere occupato da 10.000 persone. I tifosi saranno però contenti che i sedili si potranno ripiegare, se davvero non si siedono mai. Ho ricevuto migliaia di messaggi su Instagram e Twitter dai tifosi per questo particolare”.
Sui tempi però una piccola delusione, anche se era prevedibile: “Tradizionalmente ci vuole circa un anno per una struttura come questa, e circa due anni per costruirla. In questo caso ci si metterà di più per il cambio di proprietà e perchè non ci sarà solo lo stadio ma anche strutture ad uso misto. Ci sarà un centro commerciale adiacente. Stiamo progettando il centro di formazione della Roma, un centro di intrattenimento aperto 365 giorni all’anno composto da negozi a tema e un Nike Store. Sarà sul modello del palazzetto dei Los Angeles Lakers”.
“Sarà la casa della Roma ma anche un centro polifunzionale per concerti ed eventi. L’interno è flessibile: potrà ospitare 52.000 persone e, utilizzando un sistema potrà essere regolato per 15.000 posti. Può essere anche ridotto arrivando ad ospitare 45.000 persone. Useremo la stessa cava di marmo di Carrara, con un muro “galleggiante” nel senso che non toccherà il suolo. La struttura esterna dello stadio sarà sospesa. Poi ci sarà un altro effetto particolare e divertente: prima della partita un ascensore porterà su in campo i calciatori. E’ proprio accanto al fiume, c’è un problema di falda. Allora l’intero stadio sarà rialzato”. E inoltre, nella zona di Tor di Valle dove sarà costruito l’impianto giallorosso, sorgeranno anche tre grattacieli progettati da Daniel Libeskind, architetto di fama mondiale e autore di opere quali l’ampliamento Museo Ebraico di Berlino e la Freedom Tower e il Master Plan di Ground Zero a New York.
Roma, 4 giugno