“Il nostro obiettivo è quello di salvaguardare i posti di lavoro e ripristinare condizioni di mercato che possano portare ad un immediato abbattimento sui costi: prezzi alti, discriminazioni commerciali, comportamenti anticoncorrenziali stanno danneggiando consumatori e imprese di gestione”. A dirlo è Vincenzo Mosella, vicepresidente vicario della Figisc-Confcommercio, che parla dello sciopero dei benzinai di mercoledì 18 giugno.
Oltre al presidio di Roma, si registrerà la chiusura degli impianti dalle 19.30 del 17 giugno alle 7,00 del 19 giugno. Stop all’erogazione in modalità self service, con relativo oscuramento dei prezzi scontati e dell’insegna della Compagnia. “Le compagnie petrolifere, forti del vincolo di esclusiva, – ha aggiunto Mosella – continuano ad imporre unilateralmente e arbitrariamente ai gestori prezzi di acquisto fuori mercato, molto più alti di quelli praticati alle cosiddette «pompe bianche» che comunque vengono rifornite da loro stesse, provocando il collasso economico dell’azienda e la fuoriuscita dei gestori dal circuito distributivo. Tutto ciò – conclude – in spregio alle norme vigenti che dovrebbero riservare ai gestori condizioni eque e non discriminatorie ed al solo scopo di liberare gli impianti per “selfizzarli” completamente e proporre agli ormai ex gestori contratti di vigilanti degli impianti con orari e stipendi dimezzati”.
Roma, 17 giugno