La maggioranza ha tenuto, ieri, nella prima votazione sulla riforma del Senato che si è tenuta durante la commissione Affari Cstituzionali presso Palazzo Madama. Approvati – anche da Fi e lega – gli emendamenti che cambieranno le funzioni della Camera e, soprattutto, del nuovo Senato. Nello specifico, solo la Camera “è titolare del rapporto con il governo” in quanto “esercita funzione legislativa”. Il Senato,invece, “rappresenta le istituzioni territoriali”, con la riconosciuta possibilità da parte del presidente della Repubblica di nominare 5 senatori “per altissimi meriti”. A quest’ultimi viene riconosciuto un mandato di sette anni senza possibilità che possa essere rinnovato. Messa da parte al contrario dalla commissione tutti gli emendamenti circa la composizione della Camera e del Senato e le modalità con cui verranno eletti i senatori. Nel frattempo, il capogruppo del Pd Luigi Zanda ha posticipato l’assemblea di oggi, mentre il Movimento 5 Stella ha chiesto di poter incontrare il premier Renzi per discutere della legge elettorale con cui andare alle prossime elezioni.
Roma, 1 luglio
