Roma, 31 luglio 2014 – Antoine de Saint-Exupéry, all’anagrafe Antoine Jean Baptiste Marie Roger de Saint-Exupéry, è nato a Lione il 29 giugno 1900 ed è stato uno scrittore e un aviatore francese. Terzo di cinque figli, la sua era una famiglia di origini nobili, è rimasto orfano di padre a quattro anni.
La famiglia si è poi trasferita a Le Mans, nel castello Saint-Maurice-de-Rémens. Ha studiato a Notre-Dame-de-Sainte-Croixe e crescendo è diventato fantasioso, ma soprattutto malinconico, tanto da dire che la cosa che più gli avrebbe procurato tristezza nella vita sarebbe stato l’essere diventato grande.
Dopo essere stato respinto dalla Scuola navale, nel 1921 si è arruolato nel reggimento di aviazione di Strasburgo ottenendo il brevetto di pilota civile e poi militare. Proprio in questa attività ha scoperto una passione e come pilota civile ha deciso di avventurarsi in voli intercontinentali.
Nel 1926 ha pubblicato L’aviatore, il suo primo racconto, pubblicato sulla rivista Le Navire d’Argent. Nel 1928 ha pubblicato il suo primo libro, Corriere del sud e nel 1931 ha scritto Vol de nuit, che ha vinto il premio Fermina nel 1931.
Nel 1935 il raid New York – Parigi si è trasformato in uno sfortunato evento che l’ha portato nel deserto libico, dove è stato soccorso da un beduino e dagli aerei della Regia Aeronautica di Derna. Le gravi ferite riportate l’hanno costretto a un periodo di convalescenza e in quel periodo ha preso vita il romanzo Terra degli uomini, in cui ha iniziato una riflessione sulla civiltà occidentale.
Con lo scoppio del conflitto mondiale si è arruolato e la missione del maggio 1940 gli ha ispirato Pilota di guerra. Un incidente ha costretto Antoine de Saint-Exupéry a riparare a New York, dove ha cercato di convincere gli americani a entrare in guerra.
Nel 1943 è stato pubblicato Il piccolo principe, una favola che ha avuto fama internazionale, tanto da risultare tra libri più letti al mondo dopo Il Capitale e la Bibbia. Il piccolo principe è un romanzo in forma di favola sull’educazione dei sentimenti e negli anni è divenuto un best-seller, tanto da essere stato tradotto in 250 lingue.
Nel 1944 è uscito Lettera a un ostaggio, indirizzato al suo amico ebreo rimasto nella Francia occupata dai nazisti. Avendo ripreso l’attività aviatoria è riuscito a tornare in Europa e subito gli sono state assegnate delle missioni di ricognizione tra la Sardegna e la Francia. L’ultima gli è stata fatale: dopo essere decollato con un F-5 dalla base militare di Borgo, in Corsica, diretto a Lione, è precipitato in circostanze mai del tutto chiarite. Era il 31 luglio 1944.
Cittadella è una raccolta di pensieri rimasta incompiuta e pubblicata postuma nel 1948.