Il dirottamento dell’ Achille Lauro, nave che stava compiendo una crociera nel Mediterraneo, è stato un atto terroristico avvenuto il 7 ottobre 1985 ad opera di un gruppo di terroristi palestinesi.
Il dirottamento è avvenuto mentre l’ Achille Lauro viaggiava al largo delle coste egiziane. Proprio in quel momento un commando di quattro persone aderenti al Fronte per la Liberazione della Plestina (Bassām al-ʿAskar, Aḥmad Maʿrūf al-Asadī, Yūsuf Mājid al-Mulqī e ʿAbd al-Laṭīf Ibrāhīm Faṭāʾir) ha preso il controllo della nave con a bordo 201 passeggeri e 344 uomini dell’equipaggio.
Subito sono iniziate le trattative diplomatiche e in poco tempo grazie all’intervento dell’Egitto è stata raggiunta la resa dei terroristi, con la promessa dell’immunità in cambio. Ma quando due giorni dopo si è diffusa la notizia dell’omicidio del cittadino americano Leon Klinghoffer, ebreo e paralitico, gli Stati Uniti hanno reagito intercettando il Boeing 737 che stava portando i terroristi in Tunisia.
Craxi, al tempo presidente del Consiglio, si è opposto all’azione americana e ha ribadito la necessità di rispettare il diritto internazionale. Vam (Vigilanza Aeronautica Militare) e Carabinieri si sono schierati contro la Delta Force statunitense, dando vita a un momento di grande tensione diplomatica tra Italia e Stati Uniti, risolta quando questi ultimi hanno deciso di non attaccare l’aereo in terra italiana.
I terroristi dell’ Achille Lauro in seguito sono stati consegnati alla polizia e sono stati rinchiusi nel carcere di Siracusa. Successivamente sono stati condannati. Nelle ore successive gli Stati Uniti non sono rimasti a guardare, anzi: quando il velivo egiziano e quello del SISMI (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare), scortati da due F-104S, è ripartito alla volta di Ciampino, un F-14 degli Usa ha cercato di rompere la formazione dei velivoli con l’intenzione di prendere in consegna Abu Abbas (terrorista e fondatore del Fronte per la Liberazione della Plestina poi condannato all’ergastolo per il suo ruolo nell’operazione di dirottamento dell’ Achille Lauro).
Ma dopo questo primo tentativo gli Stati Uniti hanno nuovamente chiesto la consegna di Abbas fingendo un guasto di aereo e ottenendo il permesso per atterrare a Ciampino. Con questa mossa hanno provato a bloccare una possibile partenza dell’uomo, ma ricevuto l’ultimatum di liberare la pista entro cinque minuti (in caso contrario sarebbe intervenuto un Bulldozer per portare fuori pista gli americani) il velivo americano si è fatto da parte.
A nulla è servita la richiesta di estradizione perché le volontà americane non sono state considerate valide. Abu Abbas è stato fatto salire su un volo di nazionalità Jugoslava, ma il giorno sono state rese note alcuni informazioni raccolte dai servizi segreti israeliani (informazioni che nonostante fossero disponibili non sono state consegnate al SISMI) che in seguito hanno accertato le responsabilità di Abbas nel dirottamento dell’ Achille Lauro.
È a causa di questo atto terroristico che in seguito è stata adottata la cosiddetta Convenzione di Roma per la prevenzione e la punizione del terrorismo in mare.
7 ottobre 2014