“Non sono pronto per affrontare l’interrogatorio“. A scriverlo in un fax alla Procura Daniele De Santis, accusato dell’omicidio di Ciro Esposito in occasione della finale di Coppa Italia del maggio scorso, in vista dell’interrogatorio del prossimo 9 ottobre. Alla base della decisione anche motivi di salute, oltre al fatto di voler ulteriormente riflettere su quanto avvenuto. Gli inquirenti sarebbero comunque intenzionati a recarsi a Viterbo, dove De Santis è ricoverato all’ospedale Belcolle, per effettuare l’atto istruttorio al quale l’indagato potrebbe sottrarsi avvalendosi della facoltà di non rispondere.
Nella missiva, lo stesso De Santis si sarebbe detto preoccupato per il fatto che “su internet è rintracciabile l’indirizzo dei miei genitori“, insistendo poi sul fatto di “non essere un mostro” e che “la verità sta comunque ermergendo“. Le dichiarazioni del tifoso, assumerebbero quindi, a detta dei suoi difensori, gli avvocati Tommaso Politi e Michele D’Urso, le caratteristiche di un vero e proprio memoriale, tanto che l’uomo ha chiesto ai pm di secretare l’atto.
7 ottobre 2014