Funzionari premiati per prevenire il disastro. La ricostruzione dello scolmatore sul torrente Fereggiano e del terzo lotto della copertura del Bisagno sono fermi da tre anni, eppure i dirigenti del Comune continuano a ricevere lauti premi per risultato, se non addirittura medaglie. Motivo, l’impegno nella prevenzione del rischio idrogeologico. I bonus vanno dal 10 al 15 per cento della retribuzione complessiva, indicata nel programma esecutivo di gestione, cioè la carta che in sintesi fissa gli obiettivi che si debbono raggiungere per accedere ai suddetti. Laura Petacchi, per esempio, dirigente dell’Area tecnica, ha ricevuto una retribuzione di risultato di 17.614 euro lordi grazie al suo impegno nel “monitoraggio dei cantieri” e per il “coordinamento dei processi connessi all’attuazione di opere infrastrutturali strategiche” e, ancora, alla “messa in sicurezza del territorio”.
I premi e dirigenti – I premi sono stati elargiti all’indomani di un’alluvione stimata per 300 milioni di euro di danni tra settore pubblico e settore privato. Un caso che però non sembra isolato: a bilancio, infatti, sono almeno quattro i dirigenti di Palazzo Tursi che hanno ricevuto complessivamente oltre 40 mila euro in emolumenti e bonus. Fra i quattro, inoltre, c’è anche Stefano Pinasco, imputato al momento insieme ad altri funzionari per l’alluvione del 2010. Attualmente, Pinasco è impegnato nel settore della manutenzione delle infrastrutture e del verde, con competenze specifiche, tra l’altro, proprio sullo scolmatore del Bisagno. Sempre in base ai dati ufficiali, lo stipendio di Pinasco ammonta a 109 mila euro. ai quali si aggiungono altri 9 mila euro dovuti ai bonus.. Stesso discorso per Enrico Vincenzi, impegnato nelle opere idrauliche, premiato con un bonus di 6 mila euro, a discapito di quel “monitoraggio del territorio” che non è stato ingrado prevenire gli effetti dell’alluvione. Infine, c’è Monica Bocchiardo, dirigente del settore servizi territoriali della Protezione Civile e figura ben nota all’interno del “Matitone”, per il suo ruolo – come riporta Repubbliga – di “mitigazione del rischio per gli edifici ubicati nelle aree di maggior rischio idrogeologico. Sviluppo e promozione della conoscenza delle attività di Protezione civile” questi gli obiettivi interessati dal bonus e a quanto pare raggiunti: lordo annuo 93.886,75.
Protesta dei cittadini – Soldi che per gli alluvionati hanno il sapore della beffa, tanto da essere stati oggetto di scontro in consiglio comunale. Il consigliere Enrico Musso, ex candidato sindaco sconfitto al ballottaggio da Marco Doria, ha pubblicato i suddetti dati sulla sua pagina Facebook, poi presa d’assalto dai cittadini inferociti. “Non provo nessun imbarazzo – ha risposto a Sky Tg24 la diretta interessata – Sono stata premiata per l’attività di informazione e di diffusione di una cultura di protezione civile nelle scuole, come prevedevano gli obiettivi”. La dirigente rivendica il suo operato: “Io non posso conseguire un premio per fermare l’acqua con le mani. Abbiamo mitigato il rischio, lavorando insieme alle altre istituzioni, per raggiungere una maggiore sicurezza degli abitanti – ha aggiunto Monica Bocchiardo – Io devo salvare vite umane, purtroppo una è mancata ma, grazie al sistema che abbiamo messo in piedi, sono sicura che le famiglie possono stare più tranquille quando i bambini sono a scuola“.