Roma, 12 novembre- E’ di nuovo bufera per l’emergenza abitativa nella Capitale, dopo tante parole adesso l’Unione inquilini chiede a Marino e Zingaretti fatti concreti per far fronte ad un problema sempre più esteso.
Nella città di Roma sono ormai migliaia le abitazioni costruite, ma mai vendute, a causa del caro prezzi e delle difficoltà nel prendere mutui, così da una parte aumentano le case vuote e dall’altra si moltiplicano le persone sena fissa dimora o in stabili occupati. Ma anche per chi una casa già ce l’ha la situazione non è più rosea, infatti sono in crescita il numero degli sfratti per morosità, sempre più spesso le famiglie perdono il lavoro e diviene impossibile continuare a sostenere economicamente un mutuo o un affitto. Per questo l’Unione inquilini, dopo aver invaso le piazze nello scorso ottobre, fa appello al sindaco Marino e al presidente della Regione Zingaretti in modo che dopo le promesse si passi ai fatti concreti, facendo attuare la legge 124 del 2013, entrata in vigore proprio lo scorso ottobre. Il presidente dell’Unione inquilini, Massimo Pasquini ha dichiarato « E’ ora di passare dagli annunci ai fatti concreti. Non è necessario fare chissà cosa basta mettere in atto una legge già approvata.»
La legge in questione (legge 124, art.6 comma 5) considera incolpevoli di morosità quei nuclei familiari con una disastrosa situazione finanziaria e consegnerebbe nelle mani del Prefetto una lista con tutti gli sfratti ancora da eseguire, così che lo stesso possa valutare se è necessaria l’interruzione dello sfratto, finchè non si saranno trovate misure alternative per la famiglia in questione. Come dicevamo questa legge, che potrebbe almeno in parte arginare l’emergenza abitativa, è già stata approvata, ma non è stato ancora deciso come metterla in campo. Proprio su questo interviene duramente Pasquini « Noi vogliamo e abbiamo il diritto di sapere quali mosse pensano di compiere Comune e Regione per mettere in atto la legge. Quali saranno le misure di accompagnamento per la famiglie sotto sfratto e quali invece le alternative per gli sfratti incolpevoli?E ancora perchè non è stata riunita la Commissione in modo che il Prefetto abbia sotto mano la graduatoria degli sfratti e possa così valutarne lo stop? Mancano ancora le graduatorie per chi ha fatto domanda di casa popolare e dovrebbero uscire massimo entro il 30 novembre.» Pasquini termina accusando Marino e Zingaretti « Se volessero sarebbero molte le azioni da intraprendere per contrastare fino ad abbattere l‘emergenza abitativa, si potrebbe iniziare da un tracciato di tutti gli immobili pubblici inutilizzati e destinarli a questo scopo prima che finiscano completamente nel degrado. Il comune resta immobile mentre in media 10 famiglie al giorno vengono messe in mezzo alla strada dalla forza pubblica».
Nonostante ieri ci sia stato un incontro fra i comitati e il Comune di Roma, sembra che questo non sia andato a buon fine. Il sindaco Marino infatti ha denunciato di avere le mani legate, la Capitale rischia il commissariamento e non ci sono fondi per imprese gigantesche, fra cui proprio affrontare l’emergenza abitativa.