Roma, 18 novembre – Sostenibilità, responsabilità ambientale ma, soprattutto, tutela della salute. Sono questi i principi cardine di EcoWip, società produttrice di pannolini e linee di prodotti destinati ai bambini, alle mamme e alle famiglie in generale. Situata vicino ad Arezzo, la piccola fabbrica a ridottissimo impatto ambientale, ricerca e adotta esclusivamente materie prime e promuove lo sviluppo di nuovi materiali più rispettosi dell’ambiente e della salute. Eliminando del tutto l’uso di prodotti chimici e plastici, talvolta nocivi, EcoWip crea una sorta di cerchio della produzione eco-sostenibile che inizia dalla natura e finisce nella natura. I pannolini sono, infatti, composti di fibra Pla, ricavata dal mais, cellulosa non trattata col cloro e ottenuta da foreste certificate. La plastica ecologica Mater-Bi, l’involucro esterno (che impedisce le fuoriuscite), è ricavata da sostanze di origine vegetale. Nel suo insieme il pannolino EcoWip è composto di materiali naturali e può essere smaltito come un qualsiasi rifiuto organico e da esso, tramite apposito procedimento, può essere prodotto il compost. Quest’ultimo è un aspetto non trascurabile se si considera l’inquinamento prodotto a livello mondiale dall’uso di questi oggetti non riciclabili e quanto sarebbe, invece importante, poterli trasformare in materiale biologico. Per ogni bambino, infatti, nei suoi primi anni di vita, si utilizzano circa 6mila pannolini. In Italia ne vengono consumati circa 6milioni al giorno, oltre 2miliardi all’anno. Negli Stati Uniti si arriva addirittura a 16miliardi di pannolini l’anno. Per smaltirli è necessario circa mezzo secolo. Il loro impatto ambientale è devastante: essi rappresentano circa il 20 per cento dei rifiuti su base annuale. Per la loro produzione sono impiegati ogni anno 3,5 miliardi di litri di olio combustibile e 82mila tonnellate di plastica.
Infine, ma non meno importante, il criterio della trasparenza. Potrà sembrare scontato, viste le rigide regolamentazioni europee in tema di produzione e circolazione di merci attualmente in vigore, che i prodotti a cui affidiamo la cura dei nostri bambini, o perlomeno fra di essi, i più raccomandati, contengano materiali sicuri e, se possibile, non dannosi per l’ambiente. Potrebbe sembrare altrettanto basilare che questi siano indicati nella confezione relativa. Questo non accade per i pannolini. Prendendo, infatti, una qualsiasi confezione dei più reclamizzati fra i pannolini monouso, fondamentali nei primi anni di vita dei bambini, al punto che è impossibile non utilizzarli, si nota subito che non ne vengono in alcun caso elencati i componenti. EcoWip fa della trasparenza un principio cardine e prima fra tutte, decide di esporre nelle confezioni la composizione organica del pannolino. Tralascia l’idea di produzione di massa e delle pubblicità per dedicarsi all’innovazione e alla ricerca di nuovi materiali eco-sostenibili, salutari e a ridotto impatto ambientale. Nella stessa fabbrica sono disposti particolari filtri per limitare al minimo la fuoriuscita di sostanze inquinanti. I temi della co-responsabilità verso la salute e l’ambiente devono essere approfonditi e ampiamente dibattuti, al fine di proporre modelli come quello di EcoWip perché risulta sempre più importante capire che il compromesso con l’ambiente ha un prezzo troppo altro e chi ne paga le spese siamo solo noi.