Roma, 17 novembre- Ha picchiato il suo pitbull tigrato fino a rompergli le ossa, abbandonandolo poi in mezzo ad una strada. Trovato rischia 55 anni di carcere, con 11 capi d’accusa.
Un cucciolo di pitbull tigrato è stato trovato sul ciglio della strada a Quincy nello stato americano del Massachusetts in fin di vita. Portato immediatamente dal veterinario locale, non c’è stato niente da fare per salvarlo e si è optato per l’eutanasia e la fine delle sofferenze. Il cucciolo, in base ai referti medici, aveva evidenti segni di tortura con bruciature e tagli su tutto il corpo, ma anche molte ossa rotte, dovute probabilmente a colpi inferti, come calci e pugni. Le associazioni ambientaliste hanno subito adottato il piccolo quattro zampe, chiamandolo Doe, e hanno diffuso le sue foto agonizzante per trovare il colpevole. E’ partito un vero tam tam, sia per le strade che sul web, tanto che il caso del cucciolo torturato ha fatto il giro del mondo. Proprio grazie alle 70 mila persone che hanno fornito informazioni ed indizi gli investigatori sono riusciti ad arrivare al proprietario di Doe, un polacco, senza documenti che viveva assistendo un’anziana.
L’imputato si dichiara innocente, ma a casa sua sono state trovate tracce di sangue e di peli del cucciolo di pitbull, che proverebbero la tortura sull’animale. Arrestato, è stato incriminato per 11 capi d’accusa, dalle sevizie, alla tortura, fino alla procurata morte. Rischia fino a 55 anni di carcere, adesso toccherà alla giuria decidere.