Il problema abitativo resta una delle maggiori criticità del nostro paese, ma dopo il decreto del Premier Renzi, relativo all’alienazione degli immobili di edilizia popolare, la situazione si è aggravata con il rischio che molti restino senza casa. Il decreto prevede la vendita all’asta a prezzo di mercato, e concede all’assegnatario la prelazione ma senza agevolazione, escludendo in molti casi la possibilità che possa acquistare la casa in cui vive. Solo nella città di Messina il problema abitativo interessa circa 1500 nuclei familiari, una situazione che acuisce la tensione sociale e getta le famiglie interessate nello sconforto. Dopo una prima accesa protesta nel quartiere di Giostra, anche l’Amministrazione comunale è intervenuta chiedendo al Governo Renzi di tutelare le fasce più deboli della popolazione. Il sindaco Accorinti e l’assessore De Cola ritengono che la tutela degli assegnatari degli alloggi di edilizia sociale sia di importanza prioritaria. La revisione della legge, che regola accesso e permanenza nelle case popolari, peggiora la condizione degli assegnatari poiché non tutela gli sfrattati, invalidando le leggi regionali e nazionali sulla morosità incolpevole. Il rischio è che con questo nuovo decreto vengano favoriti, nell’acquisizione degli alloggi, soggetti che non appartengono alle fasce sociali interessate dal problema abitativo.
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