“Roma non aveva un bilancio e il sindaco Alemanno aveva ritenuto di amministrarla per dodicesimi, con un metodo disordinato che poteva esporre a fenomeni di illegittimità contabile. Ho voluto riportare la legalità contabile in città e ho votato il mio primo vero bilancio il 30 dicembre 2014, votando così il bilancio di previsione di spesa nel 2015”. Lo ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino al termine dell’incontro congiunto con i componenti della delegazione Anci presso il Comitato delle Regioni a Bruxelles. In merito all’intervista rilasciata da Raffaele Cantone, che ha parlato di un aumento degli affidamenti diretti nell’attuale amministrazione capitolina rispetto a quella di Alemanno, Marino ha detto: “Voglio solo sottolineare che quel dato di affidamento diretto nel primo periodo della mia amministrazione è un dato assolutamente vero e la spiegazione va ricercata nel fatto che Roma era, se non nell’illegalità, certamente non nella propriatezza contabile”. E ha aggiunto: “Ho chiamato a svolgere il ruolo di assessore alla legalità e alla trasparenza uno degli assessori più severi nel contrasto alla criminalità organizzata nel nostro Paese, Alfonso Sabella, che immediatamente ha prodotto un documento che ha trovato subito l’approvazione di Raffaele Cantone. Io altri giudizi sull’era Alemanno non ne posso e non ne voglio dare. C’è la magistratura che continuerà la sua indagine in modo approfondito e spero arrivando al più presto ai processi dove stabilire chi è colpevole e chi no”.
29 gennaio 2015