Confermati in corte d’appello i 16 anni di reclusione già inflitti in primo grado a Luigi Preiti, il muratore disoccupato che il 28 aprile 2013, giorno dell’insediamento del Governo Letta, esplose sei colpi di pistola contro quattro carabinieri presenti al momento della sparatoria davanti Palazzo Chigi. Il procuratore generale aveva chiesto un aumento di pena di due anni per l’imputato, ma i giudici di secondo grado non hanno accolto la richiesta.
Preiti, inoltre, è stato anche condannato a pagare le spese di giudizio quantificate in 4.800 euro per le spese sostenute dai familiari, 1.800 euro le spese per il ministero di giustizia mentre 1.440 euro saranno liquidate a un’associazione Onlus.
Ad assistere alla lettura della sentenza c’era in aula anche Martina Giangrande, figlia del sottufficiale rimasto gravemente ferito nella sparatoria.
di Federico Purificati
11 febbraio 2015