E’ scoppiata nel cuore dell’ Esquilino la rivolta dei cittadini contro il degrado e l’immigrazione. Da quartiere meltin pot a simbolo di abbandono e perdita di controllo da parte delle autorità. Questa è la denuncia spiegata ai giornalisti de Il Tempo, da parte di Augusto Caratelli, portavoce del “Comitato difesa Esquilino Roma Caput Mundi” e coordinatore dei “Rioni e quartieri ribelli”, durante l’assemblea pubblica di quartiere. “Degrado, illegalità, scarsa sicurezza, sporcizia ed immigrazione selvaggia: oggi parte la ribellione dei cittadini di Roma.Sono mesi che chiediamo a Marino il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per l’Esquilino colpito dal degrado ignorando i cittadini. Ma il disagio e le difficoltà non riguardano solo il nostro quartiere” spiega il portavoce supportato dai cittadini e dai rappresentanti dei comitati di Tor Sapienza, Tor Pignattara, Marconi, Tuscolano, Monteverde, Pietralata presenti alla manifestazione.
Non sono i centri culturali islamici dietro cui “si camufferebbero delle moschee” a creare questo disagio a cittadini, ma le diverse attività commerciali, con venditori illegali di chincaglierie e merce taroccata, i bivacchi di gente seminuda per strada ed i portici trasformati in suk abusivi che fanno da cornice ad uno dei quartieri più belli di Roma.
Ormai il mercato dell’illegalità dell’Esquilino, si prolunga fino al Colosseo dove si è creato un commercio parallelo alle attività commerciali, “ favorito dalla pedonalizzazione voluta dal sindaco Marino” come denunciano i cittadini e scene come quella successa domenica, dove un bengalese è stato sgozzato da un connazionale per una lite tra ambulanti abusivi, rappresentano in peggio la situazione di mancanza di potere da parte delle autorità.
di Federico Purificati
16 febbraio 2015