Roma, 3 dicembre- Una raccomandazione di troppo per Luigi Frati, rettore dell’Università La Sapienza. Rinvio a giudizio per lui e altri quattro, compreso il figlio Giacomo, l’accusa è abuso d’ufficio. La vicenda in questione risalirebbe al 2011 quando, secondo l’accusa, Frati sollecitò al Policlino Umberto I, l’apertura di una nuova struttura di ricerca nel settore cardiovascolare, per mettervi alla guida proprio il figlio Giacomo. A procedere alle indagini preliminari è stato il pm Alberto Pioletti, della Procura di Roma. Oltre al rettore dell’università La Sapienza e al figlio sono stati inscritti nel rigistro degli indagati anche Antonio Capparelli, ex commissario straordinario del Policlinico e il direttore sanitario Francesca Vaia, che hanno firmato la delibera per istituire la nuova struttura.
Al momento Frati non ha rilasciato dichiarazione in proposito al rinvio a giudizio, ma quando l’indagine fu aperta sostenne che tutto si sarebbe concluso con un archiviazione data l’inconsistenza dei fatti contestatigli.
Pierfrancesco Natale
3 Dicembre 2013 @ 12:59
Non commento soltanto per non beccarmi una decina di querele. E’ una fogna a cielo aperto…