Roma, 19 dicembre – Un tweet in cui scriveva: «Lavoro consecutivamente da 30 ore e mi sento ancora forte», e poco dopo collassa. Il giorno successivo è morta. Mita Diran era una scrittrice e copywriter indonesiana, e il triste avvenimento della sua morte ha gettato amici e colleghi nello sconforto. La sua società è rimasta colpita, al punto di chiudere per un giorno intero. Sicuramente si trattava di una persona che amava particolarmente il suo lavoro, che descriveva come eccessivo, lo stesso che l’ha uccisa. Solo ad ottobre aveva postato sul web: «Sto pensando di portarmi il letto in ufficio».
Il motivo della morte sarebbe da attribuire a stress, mancanza di sonno e all’assunzione di forti bevande energetiche. Già in passato Mita, con quella buona dose di ironia che la contraddistingueva, aveva denunciato orari di lavoro eccessivi.
La società sotto shock ha pubblicato questo messaggio: «Con il cuore spezzato e una grande tristezza, vi informiamo che abbiamo perso la nostra amica, sorella e collega Mita Diran – si legge nel comunicato inviato all’ufficio Advertising & Marketing – Domani l’ufficio rimarrà chiuso per consentire a tutti di partecipare ai funerali».