Roma, 30 dicembre- E’ la notte fra sabato e domenica quando Luca e sua moglie si presentano all’ospedale Sandro Pertini, la donna è preda delle doglie e vicinissima al parto. La futura madre viene fatta entrare subito in sala parto insieme al marito e lì lasciata. I dolori e le grida aumentano e il marito disperato di vederla soffrire chiede al medico l’epidurale. Gli risponde in malo modo l’infermiera sostenendo che sono impegnati con un altra partoriente e arriveranno da loro appena liberi. Passano 15 minuti senza l’arrivo di nessuno, la signora ha bisogno di andare in bagno, il marito la sorregge e si alzano dal letto. Neanche si china per sedersi sul water e il piccolo Alessandro ( così si chiamerà il bambino) viene alla luce, afferrato dal padre appena in tempo, prima che sbattesse la testa sul pavimento. Luca è sconvolto, urla e attira l’attenzione dei medici che portano mamma e figlio in sala parto. Sono salvi e stanno bene entrambi. Durante la notte però la donna si alza per bere, le gira la testa, sviene. Rimane a terra, da sola, finchè non si risveglia e torna al letto, telefonando preoccupata al marito. L’uomo si precipita in ospedale, i medici lo rassicurano «solo un calo di pressione è normale ». Nella normalità però la donna non è stata soccorsa da nessuno ed è rimasta in terra da sola. Adesso che moglie e figlio stanno bene, Luca ha deciso di rendere nota questa “normalità” scrivendo al quotidiano Repubblica. L’uomo ha già chiesto di parlare con il diretto sanitario dell’ospedale Sandro Pertini , di quanto successo e se non riceverà risposte puntuali e dettagliate, sporgerà denuncia.
Fonte: LaRepubblica
di Elisa Bianchini