Roma, 13 gennaio- E’ stata l’Istat ha diffondere i dati sull’inflazione, evidenziando un netto crollo rispetto allo scorso anno. Nel 2013 si è registrato un tasso dell’1,2 per cento, mentre solo l’anno prima nel 2012 era a quota tre per cento. Su un tale crollo, ha precisato l’Istat, ha pesato il taglio dei consumi da parte di due famiglie su tre. «La dinamica dei prezzi al consumo nel 2013 – ha dichiarato l’Istat – riflette principalmente gli effetti della debolezza delle pressioni dal lato dei costi, in particolare degli input energetici, e quelli dell’intensa e prolungata contrazione della spesa per consumi delle famiglie. In questo quadro, l’aumento dell’aliquota ordinaria dell’Iva, entrato in vigore all’inizio di ottobre 2013, ha esercitato sull’inflazione un effetto parziale e modesto». Sull’argomento è intervenuto anche Barroso che ha parlato di una fuoriuscita per l’Europa dalla recessione, ma non c’è da gioire perchè il percorso da compiere sarebbe ancora lungo. «La recessione è alle spalle, ma non c’è spazio per il compiacimento – ha esordito il presidente della Commissione europea, Barroso – Non possiamo dire che siamo fuori dalla crisi perché la disoccupazione è ancora troppo alta e alle imprese, specialmente le pmi, mancano i mezzi finanziari per investire».
di Elisa Bianchini