Roma, 25 ottobre 2013 – Bastano 150 euro per barattare la vita e la felicità delle proprie figlie. Almeno per la colombiana Margarita de Jesus Moreno Zapata, la quale chiedeva quella cifra a uomini od anziani per acquistare la verginità delle proprie figlie. Tradite dalla loro stessa madre, la quale attendeva che compissero dodici anni per darle letteralmente in pasto ad aguzzini ed orchi senza pudore. E l’attività è proseguita per lungo tempo: le ragazze erano costrette a proseguire lungo il sentiero della prostituzione per consentire alla “signora” Zapata di pagare le bollette della luce.
Una storia amara che è venuta a galla grazie alla denuncia di una delle sue figlie, sedicenne ed incinta, la quale avrebbe detto basta dopo l’ennesimo abuso. È stata proprio lei ad incastrarla ed a farla arrestare dalla polizia. La donna, infatti, non voleva che tenesse il bambino. Insieme alla madre senza scrupoli è finito in manette anche il cinquantunenne Tito Cornelio Daza, padre biologico del nascituro.
Se sarà condannato, Daza dovrà scontare dieci anni di carcere per violenza carnale nei confronti di un minore. Altri due figli della Zapata, di undici e nove anni, sono scampati alla sorte delle sorelle e sono stati ora affidati ai servizi sociali.