Perugia, 31 ottobre – E’ di Amanda Knox la traccia di dna rilevata sul coltello identificato come l’arma usata per uccidere Meredith Kercher: questo è il risultato della nuova perizia dei Ris dei carabinieri che è stata depositata oggi alla Corte di Firenze.
Il coltello da cucina è stato sequestrato in casa di Sollecito, fidanzato con la Knox quando è stato compiuto il delitto, entrambi condannati in primo grado, rispettivamente, a 26 e 25 anni di carcere. Non riscontrando la presenza di tracce genetiche di Meredith Kercher, la nuova perizia offre alla difesa nuovi spunti infatti,Giulia Bongiorno avvocato di Sollecito reclama: «É l’ennesima prova che non c’è alcun collegamento tra Raffaele e l’omicidio di Meredith Kercher». L’avvocato Bongiorno sottolinea come il collegamento sia cancellato dal fatto che sul coltello non sono state rilevate tracce del codice genetico né della vittima né di Rudy Guede, condannato a 16 anni di reclusione per l’omicidio. L’avvocato Luca Maori, un altro difensore del giovane ragazzo, sostiene che la traccia nuova rappresenta un prolungamento di quella già analizzata precedentemente ma che è ancor più significativo il fatto che sul coltello non ci sia il Dna di Meredith.
Oltre la nuova traccia vi è la nuova speranza che questo tragico mistero, che tormenta da tempo gli indagati e non solo, avrà finalmente un’esatta risoluzione.
fonte: Repubblica.it