Roma, 30 Ottobre- Il Parlamento Europeo approva un piano che in sette anni, dal 2014 al 2020, si pone l’obiettivo di combattere la criminalità organizzata colpendo il riciclaggio del denaro e le fonti di reddito finanziarie. La relazione, proposta dal parlamentare Salvatore Iacolino (PPE, IT) e approvata con 526 voti favorevoli propone una lista di azioni concrete da effettuare in un periodo di tempo determinato, ossia quello della prossima legislatura volte a combattere questo sistema criminale che costa all’ Europa dai 4 ai 5 punti di PIL. Un costo elevato per i cittadini causato dalle più di 3.600 organizzazioni criminali che, secondo Europol, operano nei vari paesi dell’ Unione e contro i quali il Parlamento Europeo ha finalmente preso posizione, come riferisce Sonia Alfano (ALDE, IT), presidente della commissione speciale sulla criminalità organizzata, la corruzione e il riciclaggio di denaro. I condannati in via definitiva non potranno partecipare ad appalti pubblici in tutta l’ UE nè tantomeno potranno candidarsi o svolgere una funzione pubblica. Si richiede, inoltre, la creazione di una procura europea con il compito di coordinare le indagini nazionali in cui i crimini ledono gli interessi finanziari dell’ Unione Europea. I Parlamentari, per colpire ancora più efficacemente la criminalità organizzata, aboliscono il segreto bancario e i paradisi fiscali in Europa e, sulla scorta dell’esempio fornito dall’ Italia, propongono il riutilizzo dei beni confiscati a fini sociali.