Roma, 30 ottobre – Cristian d’Alessandro, attualmente in custodia cautelare in Russia a Murmanskè, è stato formalmente accusato di teppismo insieme ad altri 13 attivisti di Greenpeace . Questo è quanto è stato riferito dal console generale a San Pietroburgo Luigi Estero presente ieri al momento della notifica del nuovo capo d’accusa.
Decade quindi la pesante imputazione di pirateria, ma se trovati colpevoli con la nuova incriminazione per teppismo, i 28 attivisti e i due freelance, rischiano comunque una pena definitiva di sette anni. Il giovane attivista napoletano era stato arrestato lo scorso 18 settembre per aver preso parte alla protesta contro le trivellazioni nell’Artico russo, a bordo del rompighiaccio Artic Sunrise. L’iniziativa degli attivisti, disarmati, aveva l’obiettivo di attaccare sulla piattaforma della Gazprom gli striscioni per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di preservazione della natura incontaminata dei luoghi prescelti per il prelievo del petrolio.