Roma, 27 ottobre – Nella baia di San Francisco è comparso un misterioso hangar galleggiante, potrebbe essere un data center della Google.
I data center dei grandi colossi dell’informazione, come Google, Yahoo e Facebook, sono veri e propri magazzini di dati, si parla anche di miliardi. Una tale quantità di informazioni su territorio americano sono soggette a restrizioni per la tutela della privacy e della sicurezza, se ne occupa infatti la Nsa, l’agenzia per la sicurezza nazionale americana.
Per evitare queste restrizioni, già nel 2008 Google aveva progettato delle piattaforme galleggianti, da posizionare nell’oceano, in acque internazionali. Sembra che ultimamente il colosso abbia ricevuto un brevetto di 5 anni per costruire queste piattaforme. A dare veridicità a questa ipotesi non è solo l’hangar galleggiante di San Francisco, ma anche quello comparso qualche settimana fa a Portland nel Maine. Lo stesso Portland Herald ha ammesso che quanto accaduto nel Maine potrebbe avere a che fare con il brevetto Google. Il colosso di informazioni non rilascia indiscrezioni, ma sostiene che il progetto dei data center galleggianti non aveva nulla a che fare con le restrizioni per la sicurezza ma era un modo di sfruttare le correnti oceaniche, sia per produrre energia elettrica sia per raffreddare i server.