Roma, 18 ottobre – Via Terna e Fincantieri. Il governo torna a parlare di privatizzazioni delle società controllate dal Tesoro. Il premier Enrico Letta in un’intervista al Washington Post ha annunciato che verrà presentato a breve il piano delle dismissioni.
«Penso che ora i mercati sono pronti a comprare e noi vendere i beni pubblici – ha spiegato il Premier – venderemo una parte di Terna, che è la rete elettrica nazionale. Naturalmente, non al 100 per cento. Presenteremo questo piano di privatizzazioni e – ha aggiunto – penso che sarà un passo molto importante».
L’intervista ha subito scatenato la reazione del titolo in Borsa, le azioni, infatti, sono scese immediatamente Con l’aggiunta di un piccolo giallo. Nell’intervista pubblicata, il quotidiano americano fa dire a Letta che la quota di Terna in vendita è del 49 per cento. Ma i conti non tornano: il Tesoro controlla solo il 30 per cento della società, mentre il resto è sul mercato. Una nota di Palazzo Chigi ha poi chiarito che sarà venduta solo una quota del 4,9 per cento della società delle rete come prima e ultima cessione, confermando la volontà di mantenere l’azienda sotto il controllo pubblico.
Sull’argomento è intervenuto l’amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe De Bono: «Non credo oche pensi di venderla, credo che pensi di quotarla tenendo una quota che consenta al governo di mantenere il controllo». In ogni caso, Bono dice no a qualunque ipotesi di vendita di una quota del capitale ad altri player internazionali: «Non abbiamo bisogno di partner, noi vogliamo comandare a casa nostra».
Fonte: Corriere della Sera
Il piano di cessioni sarà in ogni caso destinato ad aprire nuove polemiche, soprattutto se verranno utilizzate solo per fare cassa. Anche perché qualcuno fa già notare come sia possibile cedere gruppi in attivo che assicurano dividendo al Tesoro e allo stesso tempo salvare una società privata come Alitalia facendo intervenire una società pubblica.