Roma – 26 ottobre. Inizia il 9 settembre dell’anno scorso la tragica storia che porta Alessandro e la moglie Luana, giovane coppia di Battipaglia, ad inviare una lettera al Vaticano per domandare la benedizione per il figlio Simone. In tale data Alessandro, uscendo di casa investe per errore la figlia di un anno e mezzo, causandone la morte. Una terribile tragedia, che spinge la coppia a rafforzare il rapporto con la chiesa locale e con la propria fede. Accade cosi che a fine giugno nasce Simone, che Alessandro e Luana desideravano fosse battezzato e benedetto da Papa Francesco. I due scrivono cosi’una lettera al Vaticano, con l’aiuto di don Sebastiano (parroco del paese), e solo oggi hanno ricevuto una risposta: gli uffici della Segreteria spiegano che «per molteplici impegni in agenda» Bergoglio era impossibilitato a battezzare Simone.
Il Papa si e’ comunque impegnato a contattare il giovane papa’, ma avendolo fatto da un numero non rintracciabile, Alessandro non si e’ fidato, non degnandosi nemmeno di rispondere. Cosi’ il Papa si e’ trovato a dover chiamare un altro numero, e parlando con Don Sebastiano, gli ha chiesto «di stare vicino a quei genitori, di pregare per loro, di aiutarli a crescere nella fede – racconta – E pensare che quando ho ricevuto la telefonata ero pure un po’ seccato perché stavo per iniziare la Messa».