17 ottobre, Roma- il Movimento 5 stelle stoppa l’iter preferenziale per l’emendamento sul reato di negazionismo, chiesto dal Presidente del senato Grasso.
Dopo le proteste ad Albano, i funerali di Priebke, i cori nazisti e le braccia tese nel saluto romano, ieri Napolitano aveva salutato l’approvazione in giunta dell’emendamento come
“un passo di civiltà per l’italia“, poi però è arrivata la doccia fredda del capogruppo del movimento 5 stelle al Senato. Niente corsa preferenziale per l’emendamento, che dovrà passare per il voto in aula e non per la sede deliberante di commissione. Così i tempi si allungano irrimediabilmente.
Stupore e sorpresa viene manifestata da tutti i partiti, sia di destra che di sinistra, Anna Finocchiaro parla di «modo spregiudicato e menefreghista».
Una nota davvero stonata dopo la giornata di ieri, in ricordo del rastrellamento nel ghetto ebraico del 16 ottobre 1943, che rivide tornare in Italia solo 7 ebrei su mille deportati.
La difesa del movimento 5 stelle è sempre la stessa che li aveva portati ad una lunga riflessione sull’emendamento, il reato di negazionismo è troppo restrittivo e comprende una grande peculiarità di forme di espressione, e per loro che vivono
su una piattaforma web risulterebbe come «un’inaccettabile violazione della libertà di pensiero ed espressione».
Fonte: L’Unità