Roma, 18 ottobre – Il Pdl si compatta in difesa di Silvio Berlusconi, dopo le accuse fatte durante puntata di ieri, 17 ottobre, di Servizio Pubblico, condotta su La7 da Michele Santoro, dall’attrice bulgara Michelle Bonev. L’accusa riguarda il “sistema Berlusconi, accusato di produrre fiction per la Rai, di farsi finanziare dall’azienda di Stato il film Goodbye Mama e di incassare per quella pellicola un premio patacca al Festival di Venezia 2010, appositamente creato per lei. Il racconto dettagliato coinvolge anche Francesca Pascale, attuale fidanzata del Cavaliere, definita dalla Bonev omosessuale e senza scrupoli.
Un racconto agghiacciante conclusosi con un appello alle ragazze disposte a scendere a compromessi per la gloria e il successo, un appello ad evitare di accettare di «vivere nella menzogna», come ha fatto lei. Immediata la risposta di Maurizio Belpietro, presente in studio, che ha condannato l’atteggiamento dell’attrice, che, secondo il direttore, avrebbe mandato messaggi con richieste di reinserimento nel mondo delle fiction televisive fino a qualche giorno prima. Il presidente dei senatori Pdl, Renato Schifani, invoca l’azione dell’Ordine dei Giornalisti. «Se questo è giornalismo… La trasmissione di Santoro ieri sera ha toccato davvero il fondo. L’intervista alla Bonev, creata ad arte, era pensata e finalizzata unicamente per gettare fango e discredito sul presidente Berlusconi. Ci chiediamo se non sia opportuno in questo caso anche un intervento deciso dell’ordine professionale, a tutela del pubblico e contro chi ha ideato e mandato in onda simili volgarità».
In difesa del Cavaliere anche Maurizio Lupi: «Il giornalismo guardonista, da buco della serratura, ha raggiunto il suo vertice a Servizio Pubblico. L’ossessione per il nemico non si arresta di fronte a niente. La riduzione della politica a gossip che vellica gli istinti più bassi con attacchi alla persona sin nei suoi affetti più intimi non è degna di essere definita dibattito pubblico. La persona di Silvio Berlusconi, il suo ruolo politico in questi anni, la fiducia che milioni di italiani continuano ad accordargli meritano rispetto. Difenderò sempre il valore di questa esperienza politica e umana dalle bassezze di chi sembra lavorare alla dissoluzione del nostro Paese».
Daniela Santanchè, infine, scarica su Santoro la definizione tecnico-giuridica usata dall’avvocato Ghedini per definire Berlusconi nel suo rapporto con donne pagate per il sesso: «utilizzatore finale». Per l’uso fatto di Michelle Bonev a Servizio Pubblico, spiega, Santoro «andrebbe indagato per sfruttamento della prostituzione».