Roma, 21 ottobre – Quartiere Prenestino, una giovanissima di 16 anni viene adescata via web da un 26 enne che cerca di trascorrere la notte con lei. La ragazza non rispondeva al telefono e aveva detto alla mamma che sarebbe uscita con un’amica. Ma all’ennesima chiamata a vuoto, i genitori insospettiti hanno iniziato a fare il giro dei suoi amici abituali senza successo. Nel primo pomeriggio è arrivato un messaggino alla mamma in cui la figlia comunicava il desiderio di rientrare con un pò di ritardo rispetto al solito. Da lì è partita la preoccupazione dei genitori, perchè la 16enne già una volta era stata adescata via web da un pedofilo. Così si sono recati al commissariato per formalizzare la denuncia di scomparsa. Gli investigatori hanno cercato di rintracciare la cella telefonica, senza risultati, poi hanno esaminato il suo computer e hanno trovato le prove dell‘adescamento da parte di un 26enne.
A tratti il cellulare della giovane tornava rintracciabile, perchè la ragazza chiamava la madre e cercava di avere il permesso di passare la notte fuori. In realtà le conversazioni avvenivano con una poliziotta che cercava di tenere il telefono acceso il più a lungo possibile in modo da rintracciare l’origine della chiamata. Dalle risposte molto evasive su quello che stava facendo era chiaro che c’era qualcuno in macchina a suggerire le risposte migliori e meno compromettenti. Infine però la vicenda si è risolta con un successo, la polizia ha rintracciato la posizione della giovane nel quartiere Prenestino e l’intervento immediato ha permesso l’arresto del pedofilo. Questa volta la situazione si è risolta per il meglio, ma certo aumentano sempre più gli adescamenti di giovani e giovanissimi via web e non soltanto nel Prenestino a Roma, ma in tutta Italia. Torna quindi più attuale che mai la sicurezza nel web.