Roma, 16 ottobre – Si è giunti finalmente all’accordo al Senato americano tra Repubblicani e Democratici sul tetto all’indebitamento di Washington e lo shutdown. Immediatamente la borsa è balzata in avanti di 200 punti e lo spread è sceso ai minimi dal 2011, trascinando sul finale di seduta anche le Borse europee e relegando in secondo piano le questioni nostrane sulla legge di Stabilità. Dopo giorni di trattative frenetiche, l’ok è in dirittura d’arrivo e i segnali positivi sono stati immediati col Dow Jones in salita dell’1,3%, mentre il Nasdaq è salito dell’1% ai massimi dal 2000.
Lo staff del Repubblicano John Boehner ha ribadito che sarà la Camera, di cui è speaker, a votare per prima il testo dell’accordo bipartisan raggiunto al Senato. Testo che porrà fine allo shutdown (la chiusura delle attività federali non essenziali) giunto al 16esimo giorno, prolungando il bilancio fiscale fino al 15 gennaio 2014, e che consentirà lo sforamento del tetto del debito fino al 7 febbraio. La situazione nella serata di ieri sembrava essere irrecuperabile, tanto che Fitch ha posto il giudizio degli Stati Uniti – attualmente pari ad “Aaa” – sotto osservazione per una possibile bocciatura legata proprio alla scarsa tempestività dei politici americani. Il timore del default era dietro l’angolo e i mercati mondiali, compresi quelli asiatici, hanno risentito negli ultimi giorni della situazione altalenante americana. Fortunatamente è arrivato il fatidico ok deciso in Senato che ha dato un cambio di direzione ai listini che hanno chiuso tutti in positivo.