Roma, 24 ottobre – «Se la Rai è vendibile noi siamo qua». Il finanziere Tarak Ben Ammar ai microfoni di Rai24 si mostra particolarmente interessato al nostro servizio televisivo pubblico. «Penso che sia una cosa positiva privatizzare la Rai, la politica esce fuori dalla televisione – continua – Sawiris si è comprato Wind, Telecom è degli spagnoli perché due arabi non possono essere soci con italiani per una Rai privatizzata?».
Per quanto riguarda la scadenza, nel 2016 della concessione esclusiva dello Stato l’imprenditore sostiene: «per rinnovare la concessione dovremmo vedere la linea editoriale che il servizio pubblico dovrebbe avere». L’imprenditore arabo sarebbe interessato anche ad entrare in società con Urbano Cairo e quindi all’interno di La7. Ovviamente sono state immediate le repliche dei diversi sindacati che hanno subito ribadito la non vendibilità del servizio pubblico : «La Rai non è in vendita. Spiace deludere l’imprenditore Tarak Ben Ammar, ma nessun grande Paese europeo si è privato del Servizio pubblico radiotelevisivo», risponde così il segretario nazionale dell’Usigrai, Vittorio Di Trapani. «Per liberare la Rai dai partiti – sottolinea Di Trapani in una nota – non serve privatizzare, ma approvare alcune riforme: cambiare la legge di governance, nuovi limiti antitrust e una seria legge sui conflitti di interesse».