Roma, 27 ottobre – Un’inquilina di un appartamento dell’Ater, è stata costretta a vivere per più di 15 anni con un rumore assordante ripetuto centinaia di volte al giorno, con pause di pochi secondi, causato da un autoclave installato sotto il pavimento di casa. La sua funzione è quella di pompare l’acqua. La signora ha provato in tutti i modi a denunciare l’accaduto, dopo 15 anni di proteste e una sentenza del Tribunale Civile di Roma dello scorso 16 settembre che condanna l’Ater a risarcirla con 18mila euro per danni biologici, ancora non si è risolto nulla. L’Ater probabilmente vorrà fare ricorso in Appello, condannando così la povera signora a vivere ancora per molti anni con questo rumore assordante che oramai la sta facendo impazzire.
Addirittura, dopo 15 anni in queste condizioni abitative, alla donna è stato diagnosticato da un medico «un disturbo dell’adattamento con ansia prevalente e umore depresso, cronico, di gravità medio elevata che risulta essersi sviluppato in rapporto a un fattore stressante rappresentato da stimoli ambientali correlati al funzionamento dell’autoclave».
Nella sentenza emessa dal giudice, inoltre, è stata rilevata una compromissione della salute psicofisica del 13 per cento a carico dell’anziana signora, ormai 74enne.