Roma, 31 ottobre – Trastevere, ore 2.30 del mattino. La solita folla si ammassa per le strade, i giovani bevono, fanno schiamazzi, si divertono, esagerano. Così i residenti, esausti per la situazione che sono costretti a sopportare tutti i giorni, soprattutto nei week end, si affacciano alla finestra e si lamentano, chiedono silenzio, chiedono di riposare. Ma le risposte che ottengono sono solo insulti.
Forse l’alcool, forse le droghe, forse solo la maleducazione, ma un cittadino residente, affacciatosi ieri in piena notte per dire “basta” al rumore assordante, è stato aggredito e insultato dalla folla sottostante. Nessuno escluso. Tutti urlavano, chi più chi meno a ritmo di «Scemo! Scemo!». I commenti sono inutili. Probabilmente l’ex sindaco Gianni Alemanno esagerava con le innumerevoli ordinanze contro la movida e contro l’alcool. I giovani hanno diritto a divertirsi e il centro è sempre stato il fulcro del divertimento, Trastevere soprattutto.Vero è, però, che i limiti e le regole, a quanto pare, sono indispensabili perché senza si riesce a tirare fuori il peggio, ad arrivare ai limiti della decenza.