Roma. 17 novembre- Bambina di 11 anni subisce abusi continui dal suo patrigno, chiede aiuto, ma il parroco le consiglia di perdonare il suo aguzzino, così come fece Santa Maria Goretti.
5 anni fa, a soli 11 anni, il patrigno di una bimba iniziò a darle attenzioni morbose e ad accarezzarla là dove avrebbe dovuto preservarla. In poco tempo l’uomo passò a veri e propri abusi, sempre più spinti, sempre più devastanti. La piccola trovò il coraggio di parlare e chiese aiuto alla sua mamma, la sua protettrice. La donna però non si rivolse ai carabinieri, ma a due sacerdoti cattolici di riferimento della comunità africana del Trevigiano, di cui lei e la figlia fanno parte. Per la bambina la situazione peggiora invece di migliorare, un parroco effettua dei riti voodoo per allontanare le attenzioni morbose che hanno attanagliato il patrigno. L’altro prete invece consiglia alla bambina di accettare gli abusi e perdonare il suo aggressore, così come fece santa Maria Goretti, in caso non la conoscesse è fondamentale che cerchi la sua storia su internet.
Il tempo passa e la bambina è sempre più distrutta, sola, si sente lei stessa colpevole di aver attirato su di sè gli abusi del patrigno, tutti dicono di essere dalla sua parte, ma il loro aiuto la fa stare sempre peggio, sempre più male. Passano 5 anni, la bambina diviene una giovane donna, cresciuta troppo in fretta e suo malgrado, ma trova la forza di denunciare direttamente.
I carabinieri raccolgono la sua terribile testimonianza, fatta di abusi, di violenze, di silenzi e d’omertà. Finisce un incubo, l’uomo viene arrestato e portato in carcere, vengono valutate le posizioni dei due preti e della madre che, nonostante fossero a conoscenza dei fatti, non hanno denunciato l’accaduto.