Roma, 12 novembre- Nell’inchiesta degli appalti filobus saranno processati Mancini, ex amministratore delegato dell’Eur spa e Monaco, dirigente dell’Ati che vinse l’appalto. L’accusa è di tentata estorsione.
L’inchiesta sugli appalti filobus fa parte della più grande indagine sulle presunte tangenti per 600 mila euro che la società Roma metropolitane avrebbe ricevuto per 45 filobus, che ancora non sono entrati in servizio.
La prima udienza ci sarà il 23 settembre, di fronte alla VII sezione del tribunale penale monocratico. Mancini e Monaco risponderanno delle accuse di tentata estorsione e minacce nei confronti Alessandro Filabozzi, manager di un consorzio di trasporti. Lo scopo era quello di convincere lo stesso Filabozzi a non presentare il ricorso al Tar contro l’aggiudicazione degli appalti filobus da parte dell’Ati, pena l’esclusione dai rapporti futuri con l’amministrazione. Anche il Comune di Roma si è costituito parte civile nell’inchiesta.