Roma, 28 novembre – Turni meno massacranti per i lavoratori e un servizio decente per il pubblico. Sono queste le motivazioni che stamattina hanno portato macchinisti e pendolari a manifestare davanti alla sede Atac di via Tiburtina.
E’ iniziata in tarda mattinata la protesta, già annunciata, dei lavoratori della linea Roma-Lido, sulla via Prenestina di fronte al deposito Atac. Capitanati da Micaela Quintavalle i macchinisti hanno chiesto turni lavorativi non massacranti, stipendi adeguati e investimento sui mezzi, ormai inadatti e fatiscenti «la sequenza delle corse sulla Roma-Lido è totalmente inadeguata rispetto alle necessità: oggi il numero di corse è diminuito rispetto a cinque anni fa mentre il bacino di utenza è aumentato. Si stima che la utilizzino 250mila persone al giorno, tra andata e ritorno. I lavoratori- prosegue Quintavalle- sono nell’occhio del ciclone, rappresentano l’azienda, e i pendolari esasperati si sfogano con loro, che magari stanno facendo già il turno di straordinario che non verrà mai pagato». In questa giornata a fianco dei lavoratori Atac ci sono stati, per la prima volta, proprio i pendolari, che protestavano per le corse cancellate e i mezzi strapieni. Hanno mostrato i loro abbonamenti, minacciando di venire ad effettuare un controllo perchè poi il controllo possono farlo anche loro. I macchinisti dalla loro hanno stracciato le tessere sindacali, da cui non sono stati aiutati e hanno fondato legalmente un’associazione, chiamata “Cambia-menti M4-10“. Quintavalle ha annunciato che sarà un’organizzazione partita dal basso, apartitica e apolitica, senza obiettivi di carriera, ma impegnata a difendere i diritti dei lavoratori. Al termine della protesta la Quintavalle ha ricordato a tutti i prossimi appuntamenti « Il 16 dicembre ci riuniremo ancora. Se non otterremo un colloquio con l’amministratore delegato di Atac o con il sindaco Ignazio Marino, se non ci daranno quello che ci spetta, noi dal 17 al 24 dicembre paralizzeremo Roma nella maniera più legale possibile»