Roma, 11 novembre – “Libera il tombino”. Lo slogan è stato uno dei cavalli di battaglia sventolato dall’amministrazione del neo-sindaco Marino. Il progetto, varato all’inizio di settembre, mira alla pulizia di tutte le caditoie della Capitale. Inoltre, l’assessore ai Lavori Pubblici e Periferie, Paolo Masini, aveva promesso tolleranza zero contro le aziende inadempienti. In molti avranno pensato al solito slogan elettorale. Ed invece, almeno per adesso, per quel che riguarda il caso in oggetto, lo stesso Masini si è dimostrato di parola.
Il tutto nasce da una segnalazione giunta sulla pagina Facebook di “RomaFaSchifo”, un fan-page che si occupa di raccogliere e veicolare sul web tutte le testimonianze foto e video su iniquità e quant’altro raccolte e condivise dagli utenti. Nella fotografia compare una caditoia ostruita. Lo scatto non rimane inosservato e, anzi, perviene immediatamente fra le mani di Masini e del suo staff. Immediatamente scrivono sulla pagina: «Lo avevamo detto: non tollereremo inadempienze. Durante il consueto monitoraggio che svolgiamo sui canali di informazione per raccogliere le segnalazioni dei cittadini, ci siamo imbattuti in un post sul blog di Roma fa schifo: cinque caditoie ancora ostruite su cui sarebbe stato apposto il marchio di “intervento effettuato” da parte di una delle imprese coinvolte nel piano di #Liberailtombino. I tecnici del Dipartimento sono già al lavoro per verificare. Dopo i controlli procederemo, se necessario, con la richiesta di deduzioni e la contestazione immediata dell’inadempimento, con tutte le sanzioni previste dal contratto. Trasparenza, rigore e partecipazione – anche con il controllo diffuso da parte dei cittadini – rappresentano la bussola che stiamo seguendo in tutte le nostre attività. Sarà questa bussola a guidare il nuovo bando della manutenzione stradale».
Non passano che alcuni pochi giorni, quando l’assessorato raccoglie tutte le informazioni necessarie ed interviene direttamente sul posto. E nella giornata odierna è sempre l’assessore a raccontare l’accaduto: «Dopo aver raccolto e rilanciato la segnalazione del blog di Roma fa schifo su cinque tombini ostruiti che riportavano il marchio di “intervento effettuato”, ieri pomeriggio abbiamo localizzato la zona (via di Torre Maura all’altezza del civico 100). Nei confronti dell’impresa è scattata immediatamente una richiesta informale di deduzioni, in attesa di attivare lunedì il procedimento formale e la contestazione dell’inadempienza. Non sono stati spesi soldi per questo “mancato” intervento, perché l’impresa non ha fornito la foto geo-localizzata, foto che – come previsto dal piano – è condizione necessaria per il pagamento. Un ringraziamento ai nostri uffici tecnici, che sono intervenuti subito, in piena condivisione con la linea di rigore che stiamo adottando. Useremo lo stesso rigore nel nuovo bando della manutenzione stradale, perché le strade di Roma sono #benecomune». Detto, fatto. Finalmente, un semplice esempio di uso virtuoso del web e di vicinanza ai problemi reali ai cittadini.