Roma, 9 novembre Dopo Castel Santa’Angelo e san Giovanni i blitz contro gli abusivi hanno coinvolto anche la zona della Fontana di Trevi.
Da pochi giorno è iniziata la fitta offensiva di Raffaele Clemente contro l’abusivismo e il degrado. Vengono messe in azione le squadre del Pics (pronto intervento centro storico), i quali circondano interamente l’area su cui agire e poi effettuano i controlli, con sequestro merci e sanzioni.
Alcuni giorni fa c’erano state pesanti polemiche contro questo modo di intervenire, progettato dallo stesso Clemente, dopo il tentativo di fuga di uno dei venditori che, accerchiato, si era buttato nel Tevere.
Questo sistema di blitz contro gli abusivi e accerchiamenti tende a non calmare la situazione, ma piuttosto a generare vero e proprio panico. Portando a fughe precipitose, che mettono a rischio l’incolumità dei venditori abusivi, ma anche dei turisti e cittadini che si trovano nella traiettoria di fuga.
Clemente però si è difeso sostenendo che tutto viene programmato, proprio per mantenere si la legalità, ma soprattutto assicurare l‘incolumità delle persone. Per quello che riguarda il tentativo di fuga attraverso il Tevere, il comandante sottolinea che avevano immaginato che il fiume sarebbe stata una possibile alternativa, tanto che c’erano già dei reparti specializzati sulle sue sponde.
Così ieri il blitz contro gli abusivi è stato messo in azione alla Fontana di Trevi, sono stati circa 50 i venditori sanzionati dagli uomini del Pics e molta la merce recuperata, anche se con non poche difficoltà. Infatti gli abusivi hanno cercato di proteggere e salvaguardare la loro merce infilandola nei tombini, ma i vigili hanno scoperto tutti i nascondigli, sequestrando i prodotti.