Roma, 19 novembre- In un azienda, come l’Atac, con 200 milioni di deficit diventa fondamentale che tutti rispettino le regole e paghino i biglietti. Al momento l’evasione viaggia intorno al 35-40 per cento, molto al di sopra di tutti i Paesi europei.
Per questo l’Atac da oggi inizia la sua guerra santa contro gli evasori. Certo lo scandalo di parentopoli e dei biglietti falsi non incentiva il pubblico a rispettare le regole e tantomeno lo fanno i mezzi fatiscenti e le attese eterne alle fermate. L’atac però insieme all’assessore al trasporto Improta ha precisato che il pagamento del biglietto da parte di tutti è l’unico modo per far rivivere la mobilità romana e riportarla agli standard europei. Per questo da oggi iniziano i controlli speciali e più frequenti sui mezzi, verranno messi in campo anche gli ausiliari, che normalmente si occupano di controllare le corsie preferenziali. Inoltre i controllori saranno in borghese, in modo da essere meno riconoscibili e non saliranno più alle fermate. Questo sistema infatti permetteva, a coloro non in possesso del biglietto di scendere, da oggi invece gli uomini dell’Atac saliranno sui mezzi ai semafori, in modo che i passeggeri non possano scendere. Soprattutto in questo periodo pre natalizio l’azienda fa sapere che i controlli, sia sugli atac che sulle metro, saranno intensificati allargando la fascia dalle sei a mezzanotte ( attualmente è dalle 7 alle 20). Infine l’azienda ha progettato una campagna di sensibilizzazione nelle scuole, elementari e medie, per insegnare ai più piccoli che il rispetto delle regole è il rispetto degli altri.