Roma, 18 novembre- In occasione della V Giornata Mondiale del Neonato Prematuro del 17 novembre, la Società Italiana di Neonatologia fornisce un dato allarmante: in Italia il numero di bambini nati prima delle 37 settimane sta aumentando pericolosamente.
I risultati del rapporto Cedap (Certificato di assistenza al parto) parlano chiaro: nel 2012 sono nati 534.186 bambini, e di questi 38.461 (7,2%) prematuri, l’1% ha un peso inferiore a 1.500 grammi ed il 6,2% tra 1.500 e 2.500 grammi. Le cause di questo fenomeno in espansione molteplici e vanno ricercate nel mutamento degli stili di vita delle mamme: sono sempre più diffusi problemi come l’ipertensione o patologie alimentari e inoltre l’aumento dell’età media delle gestanti e delle gravidanze medicalmente assistite probabilmente contribuiscono ad aggravare il problema in questione.
Costantino Romagnoli, Presidente della Società Italiana di Neonatologia si propone di affrontare questa grande sfida ed è il motivo per cui a noema della Società ha chiesto al ministro della Sanità di inserirla come priorità nel Patto per la Salute. Nonostante ci siano stati grandi progressi nelle cure dei bambini nati prematuramente e le Terapie Intensive Neonatali abbiano raggiunto livelli di eccellenza, è tuttavia necessario combattere il problema alla base evitando, quindi, i parti pretermine. Per questo motivo è necessario suggerire alle donne di riportare la propria gravidanza all’interno di una dimensione più naturale cercando di evitare lo stress, cui sono soggette soprattutto le donne che lavorano, che potrebbe portare a gravi ripercussioni sulla gestazione e sul parto.