Roma, 18 novembre- La squadra mobile di Perugia ha proceduto all’arresto di sette nordafricani, operazione mirata a colpire un importante nodo del commercio di cocaina ed eroina tra Umbria, Napoli e Livorno. Il gip Alberto Avenoso ha predisposto cinque ordinanze di custodia cautelare, mentre due arresti sono avvenuti in flagranza di reato. I sequestri hanno permesso di togliere dal mercato 430 grammi di eroina e 150 di cocaina e nel corso dell’operazione sono stati trovati 18 mila euro, probabilmente derivanti dall’attività di traffico illecito. In seguito all’inchiesta sono poi emerse transazioni economiche verso la Tunisia per un totale di 56 mila euro.
Il vicequestore Marco Chiacchiera ha parlato di un giro d’affari enorme di cui teneva le redini un tunisino di 36 anni, di stanza a Napoli ma già noto alle forze dell’ordine umbre in quanto prima dimorante a Perugia: se non si fosse proceduto all’arresto probabilmente si sarebbero perse le sue tracce in quanto il tunisino aveva intenzione di tornare nel paese di origine, essendo in attesa di un figlio. Il ruolo degli altri indagati, quattro tunisini e due marocchini, era quello di corrieri, che avevano cioè il compito di distribuire la droga in Umbria spostandosi in autobus, in treno o in auto.
L’inchiesta si è sviluppata a partire da un’operazione del 2011 nel corso della quale la squadra mobile perugina aveva arrestato altri spacciatori causando così una riorganizzazione delle gerarchie dello spaccio. Sono ora in corso degli accertamenti volti a verificare i collegamenti tra i nordafricani arrestati e la criminalità campana. I detenuti si trovano negli istituti penitenziari di Poggiorale, Perugia e Livorno.