Roma, 21 novembre – Lo Stato italiano cederà una parte delle quote che possiede in diverse grandi società nazionali e questa operazione si tradurrà in un’entrata stimata tra i 10 e 12 miliardi di euro nelle casse statali. Lo ha annunciato il premier Enrico Letta, precisando che la metà di questa somma andrà a ridurre il debito nel 2014 e il resto a «ricapitalizzazione della Cdp». Il presidente del Consiglio ha poi spiegato che le cessioni in programma da parte del governo vedono «soggetti di non controllo come Stm, Fincantieri, Cdp Reti, Grandi stazioni», che il pagamento degli acconti fiscali «viene spostato dal 30 novembre al 10 dicembre», e che la prima finalità delle risorse che arriveranno dalla spending review è «un’ulteriore riduzione delle tasse sul lavoro». Nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi, il ministro dell’Economia Saccomanni ha inoltre sottolineato che la cessione del tre per cento dell’Eni «ci consente di mobilizzare 2 miliardi senza scendere sotto il trenta per cento» e senza dunque perdere il controllo della società.