Roma, 11 novembre – L’Indicizzazione delle pensioni fino al completamento. Il presidente del Consiglio Enrico Letta parla di adeguamento delle pensioni al costo della vita. Un’indicizzazione al 100 per cento per gli assegni fino a 3mila euro al mese. Il disegno di legge di Stabilità, approvato dal consiglio dei ministri a metà ottobre ed ora all’esame del Senato, va già in questa direzione ma non è adeguato del tutto. Reintroduce, infatti, l’indicizzazione, cancellata con il decreto salva Italia per tutte le pensioni al di sopra dei 1.500 euro lordi al mese ma solo per gradi: la rivalutazione sarebbe del 100 per cento fino a 1.500 euro, del 90 per cento fino a 2 mila, del 75 per cento fino a 2.500 e del 50 per cento fino a 3 mila.
Per poi azzerarsi una volta superata la fatidica soglia. Il problema sorge, come sempre, nel mettere d’accordo il Pd e il Pdl. Il primo sostiene infatti che sarebbe opportuno a togliere qualcosa ai pensionati più ricchi, abbassando l’asticella già fissata per il nuovo contributo di solidarietà che scatterebbe non più sopra 150 mila euro, come nel testo uscito da Palazzo Chigi, ma sopra 90 mila. Il Pdl, invece, vorrebbe prendere i soldi da altre voci e infatti conferma le sue proposte sulla rottamazione delle cartelle esattoriali e sull’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie. Resta da vedere cosa verrà effettivamente deciso inParlamento.