Roma, 20 novembre – Grande giornata di lavori in Parlamento. Da questa mattina si voterà la manovra scure sui 200 emendamenti a cui se ne sono aggiunti 4 nuovi, ma necessari. Si teme che i tempi per l’approvazione della manovra si allungheranno inesorabilmente con la risorta Forza Italia all’opposizione che mette sul tavolo del Governo Letta alcune proposte senza le quali come annunciato dal capogruppo Renato Brunetta non si potrà andare avanti. Forza Italia richiede: lo stop della tassazione sulla prima casa, la vendita degli stabilimenti balneari, l’aumento del tetto per l’uso del contante. Quindi Forza Italia permettendo il termine per l’approvazione rimane fissato a martedì, quando il governo potrebbe porre la fiducia sul testo della commissione. Tra gli emendamenti troviamo l’esortazione a Banca Italia di tener presente alcune indicazioni come:blocco del turn over , scatti e adeguamenti contrattuali, tempi di liquidazione del trattamento di fine servizio e soprattutto taglio ai compensi dei manager con l’applicazione del tetto di 302 mila euro. La Banca d’Italia dovrà tener conto, nel pieno rispetto della sua autonomia, dei principi di contenimento della spesa previsti nella legge di Stabilità. Quindi attendiamo che il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco decida di ridursi lo stipendio.Ai cittadini invece non rimarrà che vedersi sottoposti a una nuova tassazione sulla casa, che dovrebbe prevedere, su ispirazione del modello proposto dal relatore D’Alì, una bolletta unica bipartita in parte patrimoniale e parte servizi con il ritorno al sistema delle detrazioni, decise dai Comuni, estesa forse anche agli inquilini. I contribuenti però attendono con fiducia il taglio dei costi sulle bollette elettriche promesse dal ministro allo Sviluppo Economico Flavio Zanonato. Interessante inoltre l’emendamento per superare il dissesto idrogeologico sul territorio italiano danneggiato dalle speculazioni selvagge. Un tema che in questi giorni reclama tutta l’attenzione da parte della politica. Tutta la cittadinanza merita quella sicurezza che in maniera distorta viene proclamata in occasione delle campagne elettorali.
Fonte: Il Corriere della Sera