Roma, 20 novembre- Secondo QS Best Student Cities, che ogni anno stila una classifica delle migliori città al mondo per gli studenti, Parigi sarebbe la città più vivibile per gli universitari. Con soli due punti di scarto, Londra si colloca al secondo posto, mentre Milano, ex aequo con Barcellona, si posiziona al 24esimo posto. Qs precisa che rispetto all’anno scorso il ranking è più sofisticato, cioè considera più elementi, e si basa su cinque criteri fondamentali, ognuno dei quali costruito da criteri specifici: ranking universitari, student mix, qualità della vita, opportunità lavorative e convenienza economica.
Il numero dei criteri è aumentato quest’anno da 12 a 14, sono stati infatti aggiunti il Globalization and World Cities Index (GaWC) come indicatore di «qualità della vita» e l’ iPad Index, stilato dal Commsec come indicatore di «convenienza economica».
Ben Sowter, direttore della ricerca presso QS, assicura che «La performance di Milano in questa classifica è positiva» e che
«in un Paese dove la disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli preoccupanti, questo è un dato incoraggiante», ma si augura che la città tenga alta la sua reputazione e seguano più opportunità per i giovani.
Due i prerequisiti in base ai quali sono state selezionate le città da analizzare: il primo è che ognuna avrebbe dovuto avere una popolazione di almeno 250mila abitanti e il secondo prevede che ogni città avrebbe dovuto rappresentare le sedi di almeno due Università presenti nel QS World University Rankings; delle 98 città soddisfacenti i requisiti, solo 50 sono state inserite in classifica.
Ed è proprio poco dopo la soglia della pubblicazione che si piazza Roma, precisamente al 55esimo posto, mentre Boston è la prima città degli Stati Uniti e si piazza all’ottavo posto. I Paesi rappresentati nella classifica sono trenta, e le nuove entrate di quest’anno sono la Norvegia con Oslo al 45˚ posto, la Nuova Zelanda con Auckland (18) e la Repubblica Ceca con Praga (45).
Sowter infine aggiunge che «Con l’aumento della mobilità internazionale da parte degli studenti, il nostro obiettivo è quello di allargare i loro orizzonti e presentare loro un ampio raggio di interessanti e possibili destinazioni di studio. L’inclusione di due nuovi indicatori tiene in considerazione due aspetti pragmatici per gli studenti: il GaWC valuta l’influenza della città in un contesto globale, invece l’iPad index ci dà un’idea della convenienza nell’acquisto di oggetti tecnologici» Questa classifica è quindi uno strumento complementare che può aiutare i giovani a fare la miglior scelta per la propria formazione, dato che «l’esperienza universitaria -come conclude Sowter-è inevitabilmente influenzata dal luogo in cui avviene, soprattutto per gli studenti internazionali».