Roma, 28 novembre – La vicecomandante dei Vigili urbani, Donatella Scafati, è stata rimossa dal suo incarico in seguito all’inchiesta condotta dal Pm Laura Condemi, in cui è indagata per falso ideologico. Secondo le indagini, la vicecomandante avrebbe alterato i verbali della commissione per l’assunzione di 300 vigili. Indagato anche il comandante Angelo Giuliani e il capo del V gruppo Maurizio Sozi. Attualmente il concorso per l’assunzione dei vigili urbani risulta bloccato. La vicenda fa storcere il naso ai piani alti del comando. Scettico anche il coordinatore romano Ugl-Polizia Locale: «Per l’ennesima volta, apprendiamo a fatto compiuto dall’amministrazione, l’ennesima scelta che sembra mortificare l’intero Corpo di Polizia Locale di Roma. La dottoressa Donatella Scafati è stata la prima donna appartenente al Corpo a raggiungere siffatta carriera, distinguendosi particolarmente e dando lustro al Corpo tutto nella faticosa quanto commovente missione all’Aquila nelle immediatezze del terremoto. Colpendo Scafati, si colpisce uno dei motivi d’orgoglio del Corpo, quello stesso orgoglio che il sindaco voleva ripristinare con l’imposizione di un Comandante esterno. Inquietante anche il tono dell’ordinanza medesima, che parlerebbe di primo avvicendamento, lasciando quindi temere, per il futuro professionale dei vicecomandanti Diego Porta ed Antonio Di Maggio anch’essi, ricordiamolo, in gara per il comando generale in seguito attribuito ad un esterno tra mille polemiche».