Roma, 6 dicembre 2013 – Per la seconda volta un elefante riesce a fuggire da un circo ed è immediata le reazione dell’Enpa che definisce il fatto preoccupante e inaccettabile. «Cos’altro deve accadere prima che le autorità si muovano e prendano seri provvedimenti? Deve forse accadere una tragedia? Qualcuno deve forse rimanere ferito o perdere la vita?» Così l’Enpa dopo l’ennesimo caso di fuga, a Roma, di un animale dalla struttura circense che lo deteneva. «Giusto un mese si era verificato, proprio nella Capitale nel quadrante est della città, una situazione analoga – prosegue l’Enpa -. In quella circostanza chiedemmo con forza controlli preventivi sui circhi per tutelare sia la salute degli animali sia l’incolumità pubblica. Oggi assistiamo stupefatti a questo nuovo episodio che confermerebbe l’incapacità dei circhi di gestire gli animali in modo appropriato».
Per questo l’Enpa torna a sollecitare la fine dello sfruttamento degli animali per spettacoli che, oltre ad essere diseducativi, rischiano di creare un serio problema per l’ordine pubblico. «Abbiamo dato incarico al nostro ufficio legale di intraprendere tutte le opportune iniziative affinché venga fatta chiarezza sulla fuga dell’elefante e soprattutto affinché siano accertate eventuali responsabilità, sia da parte di chi lo deteneva sia da parte di chi era chiamato a verificare la regolarità della struttura. E’ inaccettabile e inammissibile che si verifichino fatti del genere; la prossima volta non potremmo essere altrettanto fortunati e potremmo trovarci ad affrontare conseguenze ben più drammatiche, per gli animali ma anche per le persone.»