Inghilterra, le tolgono il figlio dal grembo perchè “pazza”

Alessandra Pacchieri si trovava in Inghileterra per un corso di approfondimento, ha avuto una crisi depressiva ed è stata ricoverata d’urgenza, sedata e sottoposta ad un cesareo. La sua bambina è in affidamento, senza che lei sia mai riuscita a vederla o ad abbracciarla.

Una storia davvero da psyco-triller quella che stava vivendo Alessandra di 35 anni, che lotta ormai da molti anni con il disturbo bipolare, i farmaci le hanno permesso ci condurre una vita normale a tutti gli effetti, tanto che lavora in modo continuativo e ha già altre due bimbe ( per precauzione legale il tribunale italiano le ha affidato alla nonna materna ). Poi è arrivato il viaggio di lavoro in Inghilterra presso lo Stansted Airport nell’Essex per conto di Ryanair, i turni stressanti e la mancanza della sua famiglia hanno fatto dimenticare ad Alessandra di assumere le sue medicine, così ha avuto un attacco di panico. E’ stata lei stessa a riconoscere gli effetti del disturbo bipolare e a chiamare la polizia, chiedendo aiuto. Gli uomini in divisa l’hanno scortata in una struttura psichiatrica che avrebbe dovuto stabilizzare la situazione per poi farla tornare a casa, nella familiarità del suo ambiente e dal suo medico curante. Invece la donna è stata trattenuta per molte settimane, poi sedata e sottoposta a cesareo, senza che venisse informata o desse il proprio consenso. La piccola al momento è in attesa di adozione, mentre la madre, appena liberata è tornata in Italia pretendendo la restituzione della figlia. L’avvocato di Alessandra ha dichiarato di non aver ricevuto alcun tipo di aiuto dalle autorità italiane, mentre sono palesi le violazioni compiute dall’Inghilterra. Secondo l’avvocato infatti se il cesareo forzato fosse stato davvero necessario le autorità avrebbero comunque dovuto avvertire la famiglia della mamma, che già ha in affido le altre due bambine, e i servizi sociali nostrani, in modo da trovare una soluzione condivisa. Invece si è agito in fretta e in maniera anomala. Al momento il tribunale inglese ha riconosciuto lo stato di salute migliorato di Alessandra, ma ha comunque rifiutato la restituzione della figlia, perchè è troppo alto il rischio di ricadute. L’unica speranza di Alessandra di abbracciare sua figlia è il deputato britannico liberaldemocratico John Hemming, che ha preso a cuore la questione, ed è determinato a portarla in Parlamento.

Roma, 4 dicembre


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