Roma, 1 febbraio- A Roma esiste una strada con circa 12 mila residenti, non ci sono case, nè scuole, c’è solo freddo, solitudine e paura. E’ una strada che non esiste nelle indicazioni o nelle mappe, ma permette a queste 12 mila persone di godere dei diritti fondamentali dell’uomo. Stiamo parlando di via Modesta Valenti, una strada fittizia, creata nel 2002 dal Comune per tutelare i clochard che vivono in strada e senza residenza, non avrebbero diritti. Il nome di Modesta Valenti non è stato scelto a caso, non era una santa, ma probabilmente una martire. Una donna anziana, senza fissa dimora, il 31 gennaio 1983 si sentì male, ma l’ambulanza si rifiutò di farla salire, perchè sporca e con i pidocchi, morì da sola, fra strazianti dolori due giorni dopo, il 2 febbraio. Da allora la situazione è sicuramente cambiata, c’è vicinanza fra i clochard, i medici e le associazioni ecclesiastiche e di volontariato. Eppure da allora, da 31 anni la situazione disastrosa di queste persone non è migliorata, su otto mila clochard solo due mila riescono a trovare un alloggio di fortuna, tutti gli altri vivono in strada, vicino alle stazioni o nei sottopassi. Costretti a combattere ogni notte contro il gelo e le malattie, molti di loro non ce la fanno, in media muore una persona ogni due giorni, soprattutto nei mesi di inizio d’anno. Ma non c’è solo il gelo, ad uccidere ci pensa anche l’uomo, per divertimento o per qualche idea di purificazione, sono tanti i clochard caduti sotto le mani dei loro stessi simili o che almeno dovrebbero essere tali. Ricordiamo fra i molti la storia di Andrea, una transessuale colombiana di appena 28 anni. Andrea aveva già pagato molto alla vita, costretta a vivere in un corpo non suo, senza lavoro e senza possibilità, con una paralisi al braccio e alla gamba sinistra che rendeva doloroso ogni passo. Dormiva a Termini, vicino alla postazione dei carabinieri, aveva paura Andrea, ad Ostia era stata selvaggiamente picchiata e aveva passato sette mesi in coma. Ma la violenza l’ha comunque raggiunta, è stata trovata morta il 29 luglio, in un cantiere vicino al binario 10, uccisa a calci e pugni. In proposito si spera che l’interessamento del Papa possa fornire aiuti in più, sia dal punto di vista umano che economico. Domani in onore di Modesta, di Andrea, di Michele, di Michelangelo… verrà tenuta una messa nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, in cui tutti gli amici morti sulla strada verranno ricordati e chiamati per nome.
di Elisa Bianchini